IN EUROPA NASCE IL NUOVO FESTIVAL ANNUALE “ETNOFEST”

Con grande successo si è svolto a Barcellona, presso due prestigiosi centri culturali — "Auditori Barradas" e "Centre Cultural la Bòbila" — il primo Festival Musicale Paneuropeo della Cultura Tartara e Bashkira “ETNOFEST”.
Si tratta di un nuovo progetto culturale che ha ricevuto lo status ufficiale “Sotto l’Egida dell’UNESCO”, riconosciuto inizialmente dalla Commissione Nazionale Spagnola per l’UNESCO e successivamente confermato dalla Sede Centrale dell’UNESCO in Francia.

Nel mondo vivono tra 10 e 14 milioni di tartari e bashkiri. Molti di loro risiedono all’estero, tra popoli di centinaia di nazionalità diverse, ma custodiscono con cura e orgoglio le proprie tradizioni e la loro ricca eredità culturale.

Il festival è stato organizzato da due strutturi culturali che condividono la stessa missione: far conoscere al pubblico europeo il patrimonio artistico e le tradizioni dei popoli tartari e bashkiri.
Si tratta dell’Associazione Tartara-Bashkira dei Popoli Turchi della Penisola Iberica (attiva dal 2021 in Spagna, Portogallo e Andorra) e della nostra Fondazione di Cooperazione “Bashkortostan–Italia”, con sede permanente in Italia. La fondazione è nota per importanti progetti internazionali come “Le Stagioni di Nureyev” e “Lungo la Via della Seta”, e celebra quest’anno il suo 15º anniversario.

“ETNOFEST” rappresenta il progetto congiunto, ideato come festival annuale itinerante che si terrà ogni anno in un diverso paese europeo, con l’obiettivo di unire connazionali, europei e turisti amanti delle tradizioni etniche.
Per l’edizione inaugurale è stata scelta la Spagna: Barcellona ha accolto artisti, rappresentanti di associazioni culturali, interpreti professionisti e dilettanti e pubblico proveniente da Spagna, Italia, Svizzera, Svezia, Estonia, Principato di Monaco, Norvegia, nonché dalle repubbliche russe di Bashkortostan, Tatarstan, Jacuzia e Calmucchia.

Hanno partecipato in formato online anche artisti e poeti da Canada, Stati Uniti, Argentina, Lettonia, Lituania, Tagikistan, Kirghizistan e Montenegro.

Il festival ha coinvolto circa un migliaio di partecipanti e spettatori, riunendo persone provenienti da ogni parte del mondo — chi sente la nostalgia delle melodie della propria terra e chi desidera scoprire culture nuove e autentiche. Un progetto pienamente in sintonia con l’Europa contemporanea, divenuta oggi la casa comune di centinaia di nazionalità.

All’inaugurazione hanno partecipato Bogdan Polshikov, console del Consolato Generale della Federazione Russa a Barcellona, e Amir Sultangozhin, capo del Consolato della Repubblica del Kazakistan a Barcellona.

Uno dei momenti centrali del programma è stata la presentazione dei monumenti del Bashkortostan e del Tatarstan inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Ciascuna di queste repubbliche conta quattro siti tutelati, tra cui il Geoparco “Yangan-Tau”, primo nell’area CSI ad entrare nella Rete Globale dei Geoparchi UNESCO.

Il festival ha proposto presentazioni, concerti di musica e danza tradizionale, incontri artistici, laboratori di canto e danza popolare, proiezioni gratuite, mostre d’arte e fotografia, una fiera dell’artigianato e la presentazione di una rock opera ispirata al racconto “I Volti Oscuri” del classico tartaro-bashkiro Majit Gafuri.
Durante un collegamento poetico internazionale online, che ha unito autori di diversi paesi, è stato inoltre annunciato il Concorso Internazionale di Poesia “Colomba Bianca” per autori che scrivono testi di canzoni in lingua tartara o bashkira.

Tutti gli eventi del festival sono stati ad ingresso gratuito, e chi non ha potuto partecipare ha avuto la possibilità di seguire i momenti salienti attraverso le reti sociali del festival.

Nel 2026 si prevede che la prossima edizione di “ETNOFEST” si terrà in Italia. Notizie del progetto sono disponibili via sitoweb www.etnofest.info e e-mail: festivaletnofest@gmail.com.
23.10.2025