Scolari del Bashkortostan iniziano a studiare la lingua italiana

Per la prima volta nella storia della Repubblica, la scuola municipale №160 di Ufa ha iniziato a introdurre la lingua italiana nel programma di studi. Il progetto pilota, che prevede l'introduzione della lingua italiana nel curriculum scolastico a partire dal 1 settembre 2019 per una classe unificata, ne prevede l'insegnamento come seconda lingua straniera a partire dalla quinta classe. Il progetto è stato realizzato con il sostegno dell'amministrazione municipale di Ufa con la partecipazione del Centro di studi di Ufa "Bella Italia" e degli attivisti della Fondazione di cooperazione «Bashkortostan - Italia».

Il liceo, inaugurato solo due anni fa, è stato visitato durante la sua visita ad Ufa da una delegazione ufficiale guidata dall'Ambasciatore Italiano nella Federazione Russa e da Olga Strada, direttrice dell'Istituto Italiano della cultura di Mosca, che sostiene attivamente i progetti umanitari nelle regioni russe. Gli ospiti hanno consegnato alla scuola un set di primi libri per la sua futura biblioteca italiana.

Negli ultimi tempi, circa 300 persone all'anno studiano l'italiano ad Ufa e l'interesse per questa lingua è in costante crescita. Le università aprono ampiamente le porte a stage e scambi di studenti con le università italiane, soprattutto perché l'Universita statale tecnica del petrolio di Ufa, ad esempio, ha accordi di cooperazione con le università di Palermo, Perugia, Genova; l'Universita statale tecnica dell’aviazione - con l'Università di Salerno e "La Sapienza" di Roma. Ad oggi, questi accordi quadro devono ancora essere riempiti di contenuti reali. Ma ad Ufa c'è già, ad esempio, l'esperienza dell'Istituto Statale delle Arti di Ufa, dove agli studenti del dipartimento di opera lirica viene insegnata gratuitamente «la lingua dell'opera» per eseguire le arie italiane, o l'esperienza della famosa azienda Cremonini, che, insieme a un contratto per la costruzione delle sue strutture in Bashkortostan ha anche aperto dei corsi speciali presso l'Accademia Agraria Bashkira. In questi corsi, i professori italiani Marco Tassinari della Scuola Studiorum di Bologna e Marino Curra, direttore generale di Orenbif, insegnano agli studenti l'approccio italiano alla professione dell'agricoltore.

Ad Ufa è necessario creare un Centro italiano, che concentri sia i corsi di lingua sia una serie di attività per promuovere la cultura italiana, stabilire contatti e sviluppare la cooperazione in vari campi. Il Comitato UNESCO della Repubblica del Bashkortostan, la Casa dell'Amicizia dei Popoli della Repubblica del Bashkortostan e gli stessi italiani che si sono stabiliti ad Ufa sono pronti a sostenere l'apertura di tale centro. Nella Repubblica vivono almeno 13 famiglie russo-italiane. Molte di loro hanno figli e sono preoccupate che in Russia stiano dimenticando la loro lingua madre.
31.05.2019