A Roma si è tenuta un'insolita mostra delle opere della fotografa di Ufa Gulnaz Makieva
"Creazione. Rukh” è il nome di un insolito progetto della fotografa e documentarista di Ufa Gulnaz Makieva, uscito nell'ottobre 2023 presso la Russa Casa a Roma (piazza Benedetto Cairoli, 6). Questa è una mostra fotografica, che comprende soggetti un po' strani all'occhio abituale: un'interpretazione dei capolavori artistici mondiali attraverso il prisma della cultura nazionale bashkira. Contemporaneamente con la mostra fotografica si è svolta la presentazione del film documentario “Monisto” di Gulnaz Makieva, una storia sulle profonde tradizioni del Bashkortostan.Sia le fotografie che il film sono stati presentati a Roma dalla stessa autrice, la cui visita e preparazione dei materiali per la mostra fotografica e proiezione del film con titoli in lingua italiana sono stati curati dalla Fondazione di cooperazione “Bashkortostan — Italia”. Gulnaz Makieva è una regista di documentari, vincitrice di concorsi e festival russi e internazionali, tra cui il Festival cinematografico di New York, autrice dei progetti fotografici "Monisto" e "Calendario dei proverbi". Le sue mostre personali si sono tenute al Museo Kurpfalz (Germania), alla Galleria Metro e alla Casa delle nazionalità (Mosca), al Museo nazionale della Repubblica del Bashkortostan (Ufa), all'Archivio centrale della città di Friedrichshafen (Germania), alla Accademia delle arti di Tashkent (Uzbekistan).
Il titolo della sua nuova mostra consiste dalla parte del titolo del famoso affresco “La Creazione di Adamo” di Michelangelo e dalla parola “Rukh”, che in lingua bashkira significa “spirito”, “anima”.Se Michelangelo, Magritte, Frida, Gauguin, Klimt dipingessero i loro dipinti nella terra Bashkira, come vedrebbero i loro eroi? Questa è la domanda che si è posta l'autrice. Di conseguenza, come eroi delle opere conosciuti in tutto il mondo, ha filmato i suoi compatrioti, la sua terra natale, Bashkortostan, con tutti i suoi colori vivaci. Il risultato non è stato solo una copia di composizioni riconoscibili da una prospettiva completamente nuova. E' un nuovo ripensamento delle trame classiche. Tutti i personaggi nelle fotografie sono persone semplici del Bashkortostan, che amano profondamente la loro cultura nativa e a modo loro rivelano la storia e il significato dei dipinti originali. L'idea del progetto sottolinea l'unità dell'umanità nella ricerca della bellezza, della creatività; parla di valori umani universali, storia comune e radici. “Siamo tutti uno, siamo tutti uguali, siamo tutti belli. E possiamo creare un meraviglioso mondo del futuro insieme”, afferma l’autrice.In un'altra sede, presso l'Istituto di cultura e lingua Russa a Roma, il pubblico italiano ha visto anche il nuovo film di Gulnaz Makieva “Monisto”. Infatti, nel film, che racconta di inestimabili tradizioni popolari tramandate da molte generazioni, prendono vita gli eroi delle sue fotografie. Il film e' stato tradotto dalla lingua russa all'italiano e preparato per la proiezione con il sostegno della Fondazione di cooperazione “Bashkortostan – Italia”. La prima del film a Roma è diventata la prima sua presentazione straniera, dopo di che “Monisto” ha cominciato la sua partecipazione in diversi festival di cinema internazionali.
Il titolo della sua nuova mostra consiste dalla parte del titolo del famoso affresco “La Creazione di Adamo” di Michelangelo e dalla parola “Rukh”, che in lingua bashkira significa “spirito”, “anima”.Se Michelangelo, Magritte, Frida, Gauguin, Klimt dipingessero i loro dipinti nella terra Bashkira, come vedrebbero i loro eroi? Questa è la domanda che si è posta l'autrice. Di conseguenza, come eroi delle opere conosciuti in tutto il mondo, ha filmato i suoi compatrioti, la sua terra natale, Bashkortostan, con tutti i suoi colori vivaci. Il risultato non è stato solo una copia di composizioni riconoscibili da una prospettiva completamente nuova. E' un nuovo ripensamento delle trame classiche. Tutti i personaggi nelle fotografie sono persone semplici del Bashkortostan, che amano profondamente la loro cultura nativa e a modo loro rivelano la storia e il significato dei dipinti originali. L'idea del progetto sottolinea l'unità dell'umanità nella ricerca della bellezza, della creatività; parla di valori umani universali, storia comune e radici. “Siamo tutti uno, siamo tutti uguali, siamo tutti belli. E possiamo creare un meraviglioso mondo del futuro insieme”, afferma l’autrice.In un'altra sede, presso l'Istituto di cultura e lingua Russa a Roma, il pubblico italiano ha visto anche il nuovo film di Gulnaz Makieva “Monisto”. Infatti, nel film, che racconta di inestimabili tradizioni popolari tramandate da molte generazioni, prendono vita gli eroi delle sue fotografie. Il film e' stato tradotto dalla lingua russa all'italiano e preparato per la proiezione con il sostegno della Fondazione di cooperazione “Bashkortostan – Italia”. La prima del film a Roma è diventata la prima sua presentazione straniera, dopo di che “Monisto” ha cominciato la sua partecipazione in diversi festival di cinema internazionali.